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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Hikikomori, chi è costui? L’adolescenza prigioniera di se stessa

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  Hikikomori… chi è costui? Nuovo sabato, nuova indagine su aspetti sociali che attanagliano la nostra società. Oggi, ad Imagine - Il Mondo Che Vorrei, abbiamo approfondito la problematica purtroppo molto attuale degli Hikikomori … Nonostante in Italia non ci siano ancora così tanti casi, il termine hikikomori è entrato nel nostro vocabolario per indicare quei giovani che, per loro volontà, vivono in disparte, senza contatti sociali, trascorrendo le giornate chiusi in camera, al buio, spesso davanti a un computer connesso a internet. Si, ma giustamente ci si domanda: chi è l’Hikikomori? Beh, è un termine giapponese che significa “ stare in disparte, isolarsi ”. Il fenomeno è nato proprio in nel Paese del Sol Levante e si sviluppa principalmente in contesti familiari dove la figura paterna è assente contrariamente ad un’eccessiva protettività materna. In più, ad aggravare questo status, troviamo l’eccessiva pressione della società giapponese riguardo l’autorealizzazione e il successo pe

La vita non è un film. Cinema Vs streaming, socialità a confronto

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  “Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente.” diceva il buon Mario Monicelli … Come sempre la mia mente elabora spesso e volentieri degli interrogativi ( oserei dire marzulliani ), anzi forse più che interrogativi delle osservazioni, più che altro basate su ciò che tutti noi viviamo quotidianamente … Oggi ho proposto ad Imagine - Il Mondo Che Vorrei un tema legato alla sfera sociale, che può interessare il più giovane come il più anziano … Il cinema! Partendo dal presupposto che l’uomo è un animale sociale penso: una buona socialità può nascere anche attraverso un buon film al cinema, o no? vedere un film al cinema sta diventando una buona pratica sempre più in via di estinzione, data anche la facilità di visione dei film sul web, sulle pay-tv on demand, su smartphone, computer e tablet. La piazza virtuale sta sostituendo la piazza reale e i luoghi che ne erano il teatro sono svuotati della loro fun