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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Time to be happy: l'uomo e la continua ricerca della felicità

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  “ La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza ” diceva qualche tempo fa il grande Totò in una celebre intervista …  Indagine un po’ particolare quella che ho proposto ieri ad Imagine - Il Mondo Che Vorrei, dall’aspetto molto introspettivo … e l’ho fatto  partendo da una domanda specifica: Cos’è la felicità? Tutti voi ora vi starete domandando “ Ma per caso Fabio sta diventando marzulliano ? “ Ebbene no, ho pensato di proporre questa puntata dopo aver letto un articolo qualche settimana fa su una nota testata nazionale che parlava del progetto happiness , un progetto di un ragazzo di Messina se non erro, Giuseppe Bertuccio D’Angelo, un vero e proprio reportage on the road alla ricerca della felicità! In cosa consiste questo progetto? Semplice, lui, amante di viaggi e di reportage, va in giro per il mondo incontrando persone di ogni genere, dai clochard a persone molto facoltose, intellettuali, astronauti, tribù di villaggi remoti ... insomma tutti! Con ognuno di lor

Mare e immigrazione: il miraggio della salvezza! La triste odissea degli MSNA

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  82 milioni circa …  Soldi? Oggetti? No, persone in fuga da guerre, persecuzioni e disastri naturali, tra cui circa 34 milioni di minori. Dati che risalgono a poco meno di un anno fa …  L’indagine sociale odierna di Imagine - Il Mondo Che Vorrei parte proprio da qui. Senza girarci troppo attorno, del problema dell’immigrazione se ne parla molto in questi tempi, sui giornali e alla tv. Pensando alla tematica di oggi credo che sia opportuno poter dare una mia “definizione”: Immigrazione, la paura dell’altro al di fuori di noi…   Già, il senso di appartenenza ad un gruppo, ad una razza, dà indubbiamente un senso di sicurezza, ci fa sentire protetti anche perché ci rapportiamo con il conosciuto, con qualcosa o qualcuno di familiare. L’ignoto spaventa, sempre: l’immigrato rappresenta in pratica ciò che non è conosciuto, ma il problema è che spesso nei fatti non prevale la voglia di approfondire, di conoscere, ma piuttosto di ghettizzare, cacciare via ciò che non conosciamo. P roviamo però