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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

"Chi non lavora, non fa l'amore". Italia, lavoro e futuro

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Oggi vorrei portare a galla una tematica ahimè fin troppo attuale in questi ultimi tempi in Italia: parlo del lavoro, della povertà dilagante e dello sfruttamento. Una tematica non proprio “nuova”, ma un qualcosa su cui vale la pena riflettere e far riflettere, sperando che il messaggio che intendo lasciare arrivi anche ai “piani superiori”, ai vertici di chi governa il nostro BelPaese. Diciamo subito che la parola lavoro sembra sia da sempre quasi sconosciuta nel nostro Bel Paese, ed in particolar modo al centro sud, ma, dati alla mano, sembra che lo scenario stia peggiorando notevolmente in questi ultimi tempi. Parliamoci chiaro, al di fuori delle professionalità acquisite che danno chiaramente molte più chance, al giorno d’oggi se non si possiede una buona dose di raccomandazioni, non si va molto lontano. Rispetto ad altri Paesi, europei e non solo, il nostro è ancora orientato verso il favoritismo, la parentela, la raccomandazione … Chiamiamola anche polemica, ma altrimenti non mi

Stupro di Palermo: la violenza sessuale ai tempi dei social

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  Violenza, violenza ed ancora violenza. La società vive nella morsa della violenza, senza riuscire ad annientarla. Questo è ciò che pensavo poco più di una settimana fa mentre leggevo news riguardanti uno degli ultimi macabri episodi di cronaca che ha sconvolto l’intera nazione: parlo del grave episodio dello stupro di gruppo a Palermo. Stupro, una parola che già di per sé fa rabbrividire, denota chiaramente la volontà di umiliazione da voler infliggere. Già, perché questa infamia altro non è che oltraggio, mortificazione, dimostrazione di una fasulla “superiorità” dell’uomo verso la donna. In più, rispetto al passato, oggi c’è l’effetto amplificatore dei social: gran parte della “soddisfazione” per gli autori dell’abuso è data dal potersi vantare sui social network della “bravata” compiuta impunemente, postandone spesso dei brevi filmati. “ Ancora una volta sulla vittima di uno stupro ( di gruppo peraltro ) viene esercitata una doppia violenza: fisica e psicologica. Nella narrazione