Ti ammazzo perchè sei felice: il fenomeno Incel
Incel: chi è costui?
Oggi ho proposto ad Imagine - Il Mondo Che Vorrei un tema legato alla sfera della violenza indagando anche sotto il profilo psicologico di una categoria di carnefici che, seppur esiste da sempre, è cresciuto ancor di più anche a causa dei social media, quella degli Incel.
Da 25 anni ormai seguo una soap, da una vita ormai, Un Posto Al Sole e proprio seguendo con attenzione le vicende narrate in questa soap ho preso spunto per cercare di indagare su una figura, anzi su un disturbo mentale, che attanaglia la mente di alcuni uomini, quella degli Incel. Come, direte voi, che c’entra UPAS? Ebbene si, in una storyline di questa soap, si è evidenziato il personaggio oscuro di Mattia, un giovane rider all’apparenza ingenuo e cordiale ma con un lato oscuro tutto da scoprire. Ma cerchiamo noi stamattina di approfondire il disturbo degli Incel e il loro odio verso le donne.
Recenti fatti di cronaca hanno portato all’attenzione del pubblico il fenomeno degli Incel, nato attorno agli anni ‘90 ma fino ad oggi poco conosciuto. Il termine inglese Incel è l’acronimo di due parole: involuntary e celibate, ovvero celibi involontari. Questa parola viene attualmente utilizzata per identificare uomini eterosessuali che nonostante desiderino ardentemente una partner, non riescono ad avere alcun tipo di relazione. Spesso credono che le donne dovrebbero essere denigrate verbalmente al fine di far provare loro vergogna e, all'estremo, fisicamente punite attraverso la violenza sessuale, lo stupro o la deturpazione, e sono ossessionati dai cosiddetti Chads, ossia uomini sessualmente vincenti e attraenti, e Stacys, donne attraenti e promiscue che dormono con i Chads. Secondo un'indagine compiuta nel 2016, la prima Incel di Internet era in realtà una donna di noma Alana, attualmente è una consulente e artista di Toronto di 45 anni, e coniò il termine “celibato involontario” nel 1993, dopo aver dichiarato di essere bisessuale ed aver ricevuto una forte discriminazione. Da quel momento iniziò a dibattere fortemente contro le rigide norme di genere al punto di creare un sito web chiamato “Alana's Involuntary Celibacy Project”, un forum per persone che avevano lamentele simili. L'unico problema era che molte di queste persone erano uomini che promuovevano visioni vendicative e aggressive completamente diverse da quelle di Alana. Da questo momento in poi, la comunità degli Incel ha iniziato ad annidarsi in altre parti del web.
Non si può, poi, separare completamente l'estremismo incel dal sessismo quotidiano che è diffuso nella nostra società. Se, di fatti, non tutti, ovviamente, sono favorevoli a costringere le donne alla schiavitù sessuale,una parte significativa e non trascurabile dell'opinione pubblica (ma pure di chi sentenzia in tribunale) continua ad essere convinta che le donne siano responsabili dei propri stupri, se al momento erano ubriache o se flirtavano. Queste cose sono collegate. La normalizzazione del sessismo di basso livello e delle molestie sessuali, fa sembrare la misoginia estremista più accettabile per i giovani quando la incontrano online. Vorrei per un attimo uscire “fuori binario” va, e parlare di un fatto di cronaca di pochi giorni fa accaduto a Terni e che mi riporta ad un tema di misoginia ma anche di arretratezza mentale vera e propria: vietato girare in strada con "abbigliamento indecoroso o indecente" perché potrebbe contribuire a turbare "il decoro e la vivibilità dei luoghi" cittadini e soprattutto indurre a pensare che si eserciti la prostituzione. È quanto prevede la nuova ordinanza anti prostituzione firmata da sindaco di Terni, il leghista Leonardo Latini, ora finita al centro di una accesa polemica nella città umbra per i suoi contenuti e divieti che vanno al di là dello scopo dichiarato.
Domanda che vorrei fare a questo sindaco: Chi potrebbe stabilire se una scollatura o un minigonna è decorosa o meno?
La parola incel è divenuta il grido di battaglia dei misogini. Le loro manifestazioni di odio verso le donne, ma anche verso gli uomini, oltre che ad apparire su appositi forum, si concretizzano in atti di violenza e omicidio. In questi canoni sembrerebbe rientrare il caso dell’assassinio di una coppia di Lecce, avvenuto il 21 settembre 2020 per mano di Antonio De Marco. Le vittime, Daniele De Santis ed Eleonora Manta, erano “colpevoli” di essere una coppia innamorata e felice. De Marco invece non lo era perché non riusciva a sopportare l’idea di essere da solo. Tra le frasi che gli inquirenti hanno trovato nel suo diario emerge il sentimento di disprezzo verso chi, al contrario di lui, fosse riuscito a dar vita a una relazione di coppia: “Perché nessuno mi ama? Qualcuno dovrà pagare”. A questo punto mi viene in mente una domanda da un milione di dollari forse, ma non credo però scontata caro Marino: Perché queste persone non riescono a trovare un partner nonostante lo desiderino? Ho approfondito un po’ questa tematica e ho letto in più parti che la causa incel è quella di punire o ripulire la società dagli elementi di disturbo, perseguendo il disegno di un nuovo ordine sociale: ogni persona, maschio o femmina, ha un “valore di mercato sessuale” che può andare da zero a dieci. Le donne, però, possono imbrogliare su questo valore utilizzando, ad esempio, il make-up per riuscire ad alzarlo, senza contare che sono già avvantaggiate in partenza (una donna brutta ha molte più possibilità di fare sesso rispetto a un uomo brutto). Gli incel desiderano fare sesso, ma è proprio la sua assenza a sancire la possibilità di far parte della comunità. E auto-convincersi di non poterlo fare è la prima ragione per cui non lo fanno. Gli incel sono, in un certo senso, gli impotenti per eccellenza: individuano nella società la causa dei loro mali, ma allo stesso tempo vorrebbero disperatamente farne parte. Vorrebbero rovesciarla, ma ci sono talmente invischiati che possono solo lamentarsene. L’odio non è diretto verso una donna in particolare, ma verso la società nel complesso che consente che questa “oppressione sessuale” continui.
Alcuni parlano e fanno riferimento al fatto che gli Incel siano dei misogini estremisti, io la vedrei da un punto di vista un po’ più complesso, e poi non è il sesso ad essere il problema qui. È il potere, il potere di poter scegliere il partner sessuale che più ci aggrada senza chiederci se l’interesse è reciproco. L’incapacità di accettare che le donne hanno libertà di scegliere e non scegliere. E, soprattutto, di non scegliere loro.
Ai ragazzi non viene insegnato ad accettare i rifiuti, senza che ne venga letalmente colpita la loro autostima. Senza che cerchino di incolpare l’esterno di qualsiasi feedback negativo che ricevano. Viene loro insegnato che loro “possono avere quello che vogliono” se solo lo vogliono abbastanza, senza però insegnar loro l’autostima, la self confidence e lo star bene nella propria pelle e con le loro emozioni. Senza insegnare loro che non bisogna essere per forza il maschio alpha, che non devono rispondere ad uno stereotipo di uomo patriarcale, che non fa mai bene a nessuno.
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